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Bronzi di Cina e Giappone

31 Marzo 2017

La storia di un millenio in Mostra al Museo d'Arte Orientale Chiossone, Genova, con alcuni bronzi del nostro museo.

"Cibo per gli antenati, fiori per gli dei", trasformazioni dei bronzi arcaistici in Cina e in Giappone, è il titolo della mostra speciale aperta al Museo d’Arte Orientale ‘Edoardo Chiossone’ fino a giugno del 2018.

Il Museo Chiossone custodisce le collezioni d’arte giapponese e cinese che Edoardo Chiossone (Genova 1833-Tokyo 1898), distinto professore genovese di tecniche di disegno e incisione, raccolse durante il suo soggiorno in Giappone di oltre 23 anni, dal 1875 fino alla morte nell’aprile del 1898.

La collezione di manufatti in bronzo e metallo è particolarmente importante:

cna0071 1JaI pezzi arcaistici cinesi databili dalla dinastia Song Meridionale (1127-1279) fino alla fine del secolo XIX, importati in Giappone a cominciare dal periodo Muromachi (1393-1572), documentano non solo il plurisecolare interesse cinese per le antichità, ma anche il gusto giapponese per la bronzistica cinese, coltivato dall’aristocrazia militare e dai maestri del tè.

Quanto alla sezione della bronzistica giapponese, comprende opere insigni databili dalla Protostoria (periodi Yayoi e Kofun, secoli III a. C – VII d.C.) fino al tardo periodo Meiji (1868-1912).

La maggior parte delle opere esposte in questa rassegna appartiene al Museo Chiossone, con la significativa partecipazione di prestiti importanti provenienti dal Museo Nazionale d’Arte Orientale di Roma, dal Museo d’Arte Cinese ed Etnografico di Parma e da una collezione privata.


A lato: Vaso da Tempio Ming del nostro Museo in mostra a Genova.
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