Arte Cinese
Ceramiche, bronzi, dipinti, oggettistica in avorio, legno, giada, collezione numismatica
L'Arte Cinese
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La collezione più prestigiosa e significativa del museo è quella dedicata all'arte cinese: si possono ammirare la collezione di terrecotte e porcellane cinesi, bronzi, dipinti, tessuti, monete e amuleti, lo studiolo del letterato cinese e le vetrine dedicate alle immagini della religiosità popolare, che suscitano interesse e curiosità.
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Giara Cina nordoccidentale
Terracotta - 3000-1900 a.C. -
Cane
Terracotta con invetriatura - Tang 618-907 -
Anfora con anse a forma di drago
Grès invetriato - Tang 618-907 -
Piatto Yuan
Grès (porcellana) - Yuan 1271-1368 -
Vaso Meiping
Porcellana - Xia Occ. 1038-1237 -
Giara
Porcellana - Ming 1368-1644 -
Coppa a Stelo
Porcellana - Qing 1723-1735 -
Vaso con invetriatura flambé
Porcellana - Qing 1850-1911 -
Contagocce a forma di tartaruga
Terracotta - Han 25-220 d.C
L’Arte della Ceramica
Nessuna cosa cinese è tanto famosa quanto la ceramica, ed è stata forse la manifestazione più popolare dell'arte cinese. Il bronzo, la giada, la pittura erano appannaggio dei privilegiati; la ceramica fu dominio di tutto il popolo: poi lo fu di tutto il mondo.
La porcellana è una delle grandi scoperte del popolo cinese. Oltre settemila anni fa gli artigiani delle varie etnie cinesi erano già in grado di produrre terrecotte colorate, funzionali e di aspetto gradevole. D'allora in poi, continuarono ad essere prodotte ceramiche di tutti i generi, che presentano sia un alto livello artistico, sia un proprio stile ben definito, tipicamente cinese.
Sia le ceramiche sia la tecnologia necessaria a produrle vennero diffuse in seguito al di fuori della Cina, facendo così della ceramica uno dei grandi doni che questa civiltà ha offerto al mondo.
Collezione Bronzi
Conoscere i bronzi che questo grande popolo ha prodotto nei millenni, è conoscerne l'anima, il senso del mistero, i canoni di bellezza e l'anelito a trascendere il tempo.
Collezione Dipinti
Nella pittura cinese trionfa la semplicità, ma una semplicità così ricca di significato da poter essere congiunta ed identificarsi con profondi principi filosofici, morali, sociali e perfino ascetici. Il più delle volte il pittore era un filosofo, un saggio, uno che possedeva il modo più nobile di interpretare e di esprimere il mistero della natura. Per questo i Cinesi consideravano la pittura “la perfezione del sapere”.
Il Museo possiede oltre 100 tra dipinti, calchi ed iscrizioni, e solo alcuni in esposizione per ragioni di spazio e conservazione.
Religiosità Popolare
È una concezione del mondo, formata in quel contesto culturale di cui è parte inscindibile il patrimonio di idee e di sentimenti che noi occidentali chiamiamo religione o religiosità.
Accanto alle credenze e pratiche religiose insegnate dalle grandi religioni (Taoismo, Confucianesimo, e Buddismo), in Cina è sempre esistita una “religiosità popolare” con un grande assortimento di usanze e divinità legate a luoghi particolari, personaggi storici deificati.
La collezione del museo documenta diverse iconografie popolari di Guanyin: una statuetta di porcellana la vede rappresentata con il caratteristico attributo del fiore di loto; due statuine di legno la raffigurano nelle sembianze di Guanyin “elargitrice di figli” e Guanyin “con il cestino del pesce”.
Alla religione popolare può invece essere ascritto Guangdi (o Guanyu), venerato anche dalla tradizione taoista.
Monete e Amuleti
Delle oltre 5.000 monete, in Museo è esposta solo la collezione Rossi-Scalzi, contenuta nell’elegante ed ingegnoso contenitore costruito in Cina, in legno dipinto a mano.
E tra la montagna di monete cinesi, c'erano anche pezzi classificati come "amuleti", per tenere lontani spiriti e creature nocive e per augurare felicità, successo, carriera, ricchezza ecc...