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Mostra didattica 2020 Mode nel mondo al Museo d'Arte Cinese ed Etnografico, Parma

Mostra: Mode nel Mondo


Nuova mostra didattica 2020 del Museo d’Arte Cinese ed Etnografico. La mostra “Mode nel Mondo: i vestiti raccontano la vita dei popoli” ripercorre, attraverso abbigliamento, ornamenti e accessori, un viaggio nelle tradizioni del mondo, a partire dalla cultura cinese.

Obiettivo e Target

A Parma, Capitale Italiana della Cultura 2020-21, dal 26 gennaio 2020 al 29 agosto 2021 al Museo d’Arte Cinese ed Etnografico della città ducale, è arrivata una mostra temporanea che ripercorre, attraverso abbigliamento, ornamenti e accessori, un viaggio nelle tradizioni del mondo, a partire dalla cultura cinese.

Grazie all’abbigliamento e agli ornamenti è facile intuire, in qualsiasi popolo, l’appartenenza a una tribù, uno stato sociale, un’etnia.

L’abbigliamento è una vera e propria forma di comunicazione codificata e facil-mente interpretabile a livello sociale

Mostra didattica per le scuole di ogni grado.
Cina - Abito Liturgico Taoista
Cina - Abito Liturgico Taoista - Retro
Abito Taoista - Fronte

L'abito liturgico Taoista

Tela di seta realizzata con telaio manuale; i ricami sono in filo d’oro e filati policromi a rappresentare i simboli classici del taoismo (animali, figure di immortali, simboli dello zodiaco cinese ed elementi allegorici); prima metà del 1800.

In Dettaglio

Burqa del Bangladesh

Abito tradizionale delle donne musulmane bengalesi in cotone azzurro, costituito da una tunica, che copre completamente testa e volto, e da una gonna.

L'origine del Velo

L'hijab è un termine generale che si riferisce alla pratica di indossare veli di ogni tipo. Questa pratica non riguarda semplicemente la religione: le donne lo indossano per una serie di ragioni che possono cambiare, a seconda del tempo e del contesto sociale.

Il velo è un requisito islamico?

Gli scritti musulmani non sono del tutto chiari sulla questione del velo. Vari passaggi nel Corano (libro sacro) e negli Hadith (attribuite al profeta Maometto), fanno riferimento al velare delle mogli del profeta. Ma gli studiosi non sono d'accordo sul fatto che queste affermazioni si applichino solo alle mogli del profeta o a tutte le donne musulmane. Il Corano chiede sia agli uomini che alle donne di "coprirsi ed essere modesti".
Burqa del Bangladesh

Il velo, simbolo di identità

Tuttavia, ci sono altri motivi sulla pratica di indossare il velo. In passato, i colonizzatori francesi e britannici obbligavano le donne musulmane a rimuovere il velo per imitare le donne europee. Di conseguenza, nei paesi del Nord Africa e del Medio Oriente, il velo divenne un simbolo di identità nazionale e opposizione all'Occidente durante i movimenti indipendentisti e nazionalisti.

Bellezza femminile oggi

Oggi alcune donne indossano l'hijab come segno della loro identità etnica. Per molte altre donne, il velo è diventato un mezzo di resistenza agli standard di bellezza femminile.

La leggenda della Pescatrice col Qipao

La leggenda racconta che nei pressi del lago Jingbo vivesse una giovane pescatrice, dotata di bellezza, abilità e intelligenza. Trovando scomodi e non adatti alla pesca gli abiti lunghi e larghi che indossava, la ragazza pensò di cucirsi un vestito più pratico che le rendesse più agevole l’attività della pesca. Così realizzò un abito lungo, chiuso da una fila di bottoni, con dei profondi spacchi sui lati della gonna che consentivano di rimboccare la parte anteriore del vestito, rendendo i movimenti più facili.
Infatti, la ragazza riuscì a pescare meglio. Ma non pensò che questo abito le avrebbe cambiato la vita, portandole una grande fortuna.
Il giovane imperatore che guidava la Cina a quel tempo, infatti, fece un sogno: il suo defunto padre gli apparse in sogno dicendogli che una bella pescatrice dal lungo abito sarebbe diventata sua moglie. Al risveglio, l’imperatore mandò i suoi uomini in cerca della giovane pescatrice misteriosa.
Trovatala la sposò, la portò a vivere a corte, dove lei continuò a indossare il suo qipao. Presto tutte le donne manciù seguirono il suo esempio e cominciarono ad imitare il suo abito, che in poco tempo divenne di moda in tutta la Cina.
Collana maschile mubanga
Collana maschile “mubanga”
Rep. Dem. del Congo

Insegne di abbigliamento Lega - Congo

Alcuni elementi di abbigliamento tradizionale che costituiscono sia l'emblema di appartenenza alla società segreta iniziatica “Bwami”, sia il grado raggiunto nella stessa società, sono copricapi, fasce pettorali, collane.
L’uomo “mwami” e la moglie principale progrediscono insieme. La società “bwami” è segreta solo per quanto riguarda i riti e gli insegnamenti che si vedono e si apprendono, non per l’appartenenza. Il massimo grado raggiungibile si chiama “Lutumbo lwa kindi” per gli uomini e “Kanyamwa” per le donne.

Orari e Visite

La Mostra "Mode nel Mondo" è aperta da Martedì al Sabato 9.00-13.00 e 15.00-19.00, e alla Domenica h. 11.00-13.00 e 15.00-19.00, per tutta la durata dell'anno scolastico.

Tel. 0521-257.337
mail@museocineseparma.org

Scuole e Classi

Per scuole e classi, visite vanno prenotate e sono guidate. La tipologia degli spazi del Museo consente un apprezzamento ed una visione ottimali per gruppi non troppo numerosi (una 20ina di unità). Stessi orari di apertura. Contattateci al 0521-257.337.

Scialle Batak Sumatra - Indonesia

Scopri lo scialle in cotone con ricami in seta e conterie detto “ulos”; manufatto assai significativo nella cultura Batak, usato in tempi passati nella vita di tutti i giorni per portare bambini o oggetti. Il giorno del matrimonio, il padre dello sposo lo pone sulle spalle dei novelli sposi per sottolineare l'unità degli sposi e delle famiglie da cui provengono.
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