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1271-1368: Dinastia Yuan

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Immagine sopra - Piattino - Gres porcellana jun
Dinastia Yuan (1271-1368)

Il sovrano mongolo Kublai Khan fondò la dinastia Yuan (1271-1368) con un impero di vastità senza precedenti diventando il primo Imperatore della Cina a non essere un cinese Han. Scelse come capitale Dadu (odierna Beijing), sconfiggendo le ultime resistenze dei Song Meridionali, e stabilendo il “Grande Impero Yuan”.

In così vasto impero, la dinastia Yuan sviluppò il commercio con altri stati come l’India, Medio Oriente e l’Europa, contribuendo alla diversità culturale dell’impero. Il più famoso straniero fu Marco Polo, che per 17 anni ammirò le tradizioni cinesi.

Istruito nella storia e filosofia cinese, sin dai primi anni del suo regno, Khblai Khan adottò molte usanze delle dinastie cinesi precedenti, come l’amministrazione politica e l’uso dei nomi Han. La dinastia Yuan fu la prima a usare quasi esclusivamente banconote, data la scarsità di rame. In politica e amministrazione, Khblai Khan chiese consulenza da un consiglio Han; incoraggiò la scienza e la religione; sostenne il commercio nella Via della Seta, e scrisse una lettera in latino al Papa chiedendo di mandare missionari cristiani in Cina. Anche il Buddismo (Tibetano) e il Confucianesimo fiorirono durante la dinastia Yuan, mentre il Taoismo soffrì persecuzioni.

Nell’ambito dell’arte, ci fu uno sviluppo dell’opera, della forma poetica, e della pittura paesaggistica (uccelli e fiori). L’artigianato e l’agricoltura, elementi base dell’economia della civiltà cinese, soffrirono molto, data l’eccessiva impronta militaresca tipica delle popolazioni mongole. Comunque, le ceramiche della dinastia Yuan vennero esportate in grande quantità in località lontanissime, sino all’Africa del Nord.

Nel 1368, Zhu Yuanzhang conquistò la capitale Dadu-Beijing, espellendo i mongoli dalle Pianure Centrali della Cina, dando inizio alla dinastia Ming.

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