1368 - 1644: Dinastia Ming

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Immagine sopra - Giara con disegno di oca selvatica
Gres Dinastia Ming (1368-1644)

L'ultima grande dinastia cinese fu la dinastia Ming (1368-1644) che determinò il crollo della dinastia Yuan di origine mongola. Chiamata anche “il Grande Impero dei Ming”, regnò per tre secoli, con la prima metà di vivace espansione commerciale, ed una seconda tormentata da discordie e crisi interne. 

Zhu Yuanzhang, fondatore e primo imperatore della dinastia Ming, riportò l’etnia Han al dominio della Cina, e regnò per i primi 30 anni (1368-1398). Orfano a giovane età, fu istruito in un monastero buddista, dove apprese filosofia, governo e religione. Qui trova i contatti necessari per iniziare la rivolta contro la dinastia Yuan. Spostò la capitale dell’impero a Nanjing, e appoggiò la creazione di comunità agricole autosufficienti.

Gli imperatori Ming incoraggiarono un rinnovato senso d’identità culturale e artigianale, come lo testimoniano i bronzi e vari oggetti funerari che rispecchiano le dinastie Shang, Zhou e Tang. 

(Yan) Beijing diventa nuovamente capitale all’inizio del 14° secolo, quando la dinastia Ming raggiunge il suo culmine durante il regno del terzo imperatore, Ming Chengzu (Yongle). L’imperatore costruisce i palazzi della famosa Città Proibita, e restaura il Canale Imperiale. Un successivo progetto fu la costruzione finale della Grande Muraglia, iniziata durante le dinastie Qin e Han. Le imprese più straordinarie del periodo Ming furono le sette spedizioni navali di Zheng He, che attraversò il sudest asiatico e l'oceano Indiano.

Nel primo periodo della dinastia Ming, i mercanti cinesi tornarono ad avere un ruolo fondamentale per la rinascita culturale ed economica del paese, raggiungendo terre lontane (e il Giappone), ed esportando le rinomate ceramiche Ming, porcellana di varietà incredibile con nuove coperte colorate e nuovi smalti. Famose sono la coperta verde smeraldo dell’era Yongle, il rosso rubino dell’era Xuande, i doucai dell’era Chenghua, ed il "bianco e blu".

Anche la religione e la filosofia ottennero un posto importante nella vita della dinastia Ming. Il Taoismo prosperò durante il regno del devoto taoista Imperatore Jiajing (1521-1567), che fece costruire tre famosi templi a Beijing: il Tempio del Sole, il Tempio della Terra e il Tempio della Luna.

Una serie di calamità naturali ed una crisi economica, portarono al declino della dinastia Ming.

Siccità e carestie del 17° secolo, epidemie e inondazioni, le guerre con i Mongoli, le incursioni di pirati giapponesi nelle città costiere, il terremoto del 1556 nello Shanxi, misero in crisi il governo centrale Ming. La crisi economica iniziò con la mancanza dell’argento, l’aumento delle tasse, e la svalutazione del denaro.

La dinastia Ming perde il “Mandato dal Cielo”, e soccombe al ribelle Li Zicheng del popolo dei Manciù nel 1644.


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