581 - 618: Dinastia Sui

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Immagine sopra - Giovane monaco buddista
Bronzo dinastia Sui (581-618)

Alla fine di più di tre secoli di disunione e forti conflitti politici e dinastici, compare la Dinastia Sui (581-618) fondata da Wendi Yang Jian, visionario capace di riportare consolidamento nell’imperio e nel territorio cinese. Ma fu una dinastia breve, di soli 37 anni, chiusasi con il terzo imperatore, sconfitto in varie battaglie con stati confinanti del Nord e ribellioni interne.

Grande fu l’apporto del Buddismo, introdotto in Cina nell’ultimo periodo della dinastia Han e sempre più accettato ed incoraggiato dalle famiglie imperiali Sui, creando una forza culturale unificante che sollevò la popolazione dalla guerra. Durante la dinastia Sui, il Buddismo fu responsabile per la rinascita della cultura in Cina.

Altro contributo significativo e di crescita economica fu lo scavo del Canale Imperiale, di 1.500 km, una via d’acqua artificiale che creò una rete di vie navigabili per il trasporto, il commercio, e a scopo militare, che univa le capitali Chang'an (Daxing) e Luoyang. Altri progetti, come la ricostruzione della Grande Muraglia, e la riunificazione della moneta, aumentarono la crescita dell’impero, aprendo le porte alla futura dinastia Tang.

Altra scoperta di questo periodo, influenzata dall’India, è l’introduzione di esemplari di ceramica bianca e di vasellame in terracotta invetriata con coperte policrome, nelle sculture di grotte e templi buddisti.


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